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Little Angel
Bruno Ceccibelli
Giuseppe Chiari
Franco Ciuti
Sergio D'Angelo
Sergio D'Angelo
Omar Galliani
Jannis Kounellis
Gastone Novelli


“… andrà tutto bene…”
opere selezionate

Little Angel, Bruno Ceccobelli, Giuseppe Chiari,
Franco Ciuti , Sergio D’Angelo, Omar Galliani,
Jannis Kounellis, Gastone Novelli

Inaugurazione venerdì 26  novembre 2021  ore 17,00
26  novembre – 30 dicembre 2021

Il 26 novembre AREA24 SPACE riprende l’attività espositiva e propone una collettiva di artisti internazionali. Scopo della mostra è quello di avvicinare un pubblico sempre più vasto al mondo dell’arte contemporanea e di offrire la possibilità a tutti, soprattutto ai giovani, di collezionare opere di artisti di riconosciuto valore. 

Le visite alla galleria si svolgono secondo le prescrizioni anti COVID.

La mostra è composta da opere degli artisti:

Little Angel, vero nome Angel Ortiz, nato nel 1967 a Lower East Side, New York, Stati Uniti. Artista graffitista allievo di Keith Haring con il quale ha realizzato molte opere contraddistinte da una sequenza di simboli asiatici trasformati in linee e graffiti che si intrecciano tra di loro. Ha esposto nelle maggiori gallerie del mondo.

Bruno Ceccobelli nato il 2 settembre 1952 a Monte Castello di Vibio, studia all’Accademia di Belle Arti di Roma dove segue le lezioni di Toti Scialoja. La sua ricerca artistica parte da un periodo concettuale, attraversa l’astrazione per giungere al simbolismo. Negli anni ottanta, con altri artisti, entra nell’ex-pastificio Cerere creando la Nuova Scuola Romana o Gruppo di San Lorenzo. Partecipa a varie Biennali come quella di Parigi e di Venezia e nel 1996 alla Quadriennale di Roma. Nel 1999 vince il concorso “Progetto Arte Roma”, consistente nella decorazione della metropolitana di Roma. Espone anche presso importanti gallerie in Germania, Olanda, Slovenia, Madrid, New York e Roma.

Giuseppe Chiari (1926- 2007) inizia la sua attività artistica come musicista e artista visivo concettuale. Si avvicina alle esperienze musicali di J. Cage ed entra a far parte del movimento Fluxus dove sviluppa in concetto di “musica visiva”. In seguito, grazie all’incontro con Silvano Bussotti e con il Gruppo 70, intensifica le sue ricerche sulla poesia visiva. Della sua vastissima attività espositiva, ricordiamo la partecipazione alla X° Quadriennale di Roma, alle Biennali d’arte di Venezia del 1972, 1976 e 1978, a Documenta 5 a Kassel nel 1972, alla Biennale of Sydney del 1990. Molti Musei e collezioni conservano le sue opere.

Franco Ciuti importante scultore romano è stato allievo di Pericle Fazzini e Leoncillo con i quali ha collaborato per diverso tempo. Ha insegnato decorazione plastica presso l’Istituto d’Arte di Roma. Vive e lavora tra Roma e gli Stati Uniti. Dopo l’incontro con Pascali e Kounellis, si libera definitivamente dalle influenze dei suoi primi maestri e  realizza opere di elevatissimo spessore artistico e culturale. La sua è una ricerca tutta protesa alla organicità della materia, ovvero alla ricerca di un confronto tra forma organica e geometria essenziale. Ha realizzato vari monumenti in spazi pubblici di molte città tra cui si ricordano quello ai caduti di tutte le guerre (bronzo e marmo)  di Chieti; di Ryad; di Bagdad; si ricordano le grandi sculture in acciaio per Luckman Fine Art Gallery in California. Nel 1998 ha realizzato un monumento in bronzo e acciaio per la Caserma della Guardia di Finanza di Antrodoco – Rieti e altre grandi opere in bronzo per Silandro, Torre del Greco, Aprilia, Reggio Calabria, Perugia, Assisi e Roma.

Sergio D’Angelo nato il 19 aprile 1932 a Milano, entra in contatto con i maggiori artisti Surrealisti e partecipa alla formazione del gruppo CO.BR.A.
Negli anni ‘50, firma il Movimento della Pittura Nucleare insieme a Piero Manzoni, Enrico Baj e Gianni Dova. Successivamente entra in contatto con il gruppo 58 con Mario Colucci, Lucio Del Pezzo, Mario Persico ed altri. Nel 1951 presso la galleria San Fedele di Milano, con Enrico Baj, realizza la sua prima importante mostra intitolata “Pittura Nucleare”. Nel ‘57 con Piero Manzoni,  Enrico Baj, Yves Klein, Arman, Arnaldo e Giò Pomodoro e Pierre Restany, firma il Manifesto “Contro lo stile” con il quale si affermava il superamento dell’arte nucleare.
Sergio D’Angelo sempre alla ricerca di un nuovo linguaggio realizza opere costituite da segni evocativi rappresentati con piena libertà che rimandano al surrealismo e all’automatismo del segno stesso. Partecipa a riviste internazionali d’avanguardia come “Phases”, fondata nel 1954 da Édouard Jaguer, e con Enrico Baj, nel 1955, fonda la rivista “Il Gesto”, organo del Movimento Nucleare.
Ha esposto nelle più importanti Gallerie del Mondo e sue opere si trovano presso Musei Internazionali.

Omar Galliani nato nel 1954 a Montecchio Emilia, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna ed insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Negli anni Ottanta entra a far parte del gruppo Magico Primario e degli Anacronisti. Le sue opere sono disegni eseguiti a grafite o a carboncino, con l’uso dello spolvero, così come si usava nell’arte rinascimentale italiana. Spesso usa come supporto tavole di legno le cui venature sono impreziosite da un raffinatissimo disegno, da velature e da un costante gioco di luci ed ombre. Volti e figure femminili realizzati secondo la tradizione figurativa italiana, sono immerse in un continuo gioco luce-ombra che rimanda ad un mondo misterioso in cui si evince, tra l’altro, la ricerca della Bellezza. Molto intensa la sua attività espositiva, anche a livello internazionale. Ricordiamo le varie partecipazioni alla Biennale di Venezia, Biennali di San Paolo in Brasile e di Parigi, alla Biennale di Praga, alla Quadriennale di Roma, ecc.. Le sue opere si trovano nelle più importanti Collezioni e Musei di tutto il Mondo, tra cui ricordiamo: PAC di Milano, Musei d’arte contemporanea in Giappone, la GAM di Torino, il NAMOC di Pechino, Gallerie degli Uffizi di Firenze, Marian Locks di Philadelphia, Museo d’Arte Moderna di Budapest, Scottsdale Center for the Arts dell’Arizona, Palacio Foz di Lisbona, Arnold Herstand Gallery di New York.

Jannis Kounellis (1936, Il Pireo, Grecia – 2017Roma) nel 1956 si trasferisce a Roma dove frequenta l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Toti Scialoja. Considerato tra i massimi esponenti dell’espressionismo astratto e dell’arte informale, nel 1960 tiene la sua prima mostra personale alla galleria “La Tartaruga” di Roma dove espone opere caratterizzate da segni tipografici su sfondo chiaro. In seguito realizza opere molto vicine all’Arte Povera e realizza anche installazioni scenografiche con animali vivi che occupano in toto gli spazi espositivi e che coinvolgono anche gli spettatori. Ricordiamo la performance “Cavalli legati alle pareti” presso la galleria L’Attico di Fabio Sargentini. Nel 1972 Kounellis partecipa alla Biennale di Venezia e negli anni successivi continua con diverse e grandi installazioni di cui citiamo quella del 1989 all’Espai Poblenou di Barcellona e l’ìnstallazione “Offertorio” del 1995 a Napoli in piazza del Plebiscito. Omettiamo il lunghissimo elenco delle sue mostre tenute nei Musei e nelle grandi Gallerie di tutto il Mondo.

Gastone Novelli (Vienna 1925 – Milano 1968), considerato tra i maggiori artisti dell’arte Informale, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Vienna. Partigiano, nel 1943 viene arrestato dai tedeschi e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli dove rimane per un anno. Vive prima a Firenze poi in Brasile dove inizia a dipingere e si interessa anche al design e alla ceramica. Nel 1953 incontra grandi artisti dell’avanguardia come Max Bill, Paul Klee, Alexander Calder e Le Corbusier che condizionano la sua arte. Tiene diverse mostre personali in Italia e all’estero, si ricordano: Galeria Domus nel 1951, Galeria Ambiente e, nel 1953 sempre in Brasile, al Museu de Art e partecipa a diverse edizioni della Biennale di San Paolo. Nel 1955 si stabilisce in Italia e nel 1957 espone nella Galleria La Salita. Realizza un album litografico con i versi di Dacia Maraini, pubblica “Un eden precox”, in trentasette esemplari e un volumetto intitolato “Antologia del possibile” che contiene interventi di Edoardo Sanguineti, Elio Pagliarani, Giuliani, Paz e opere di Piero Dorazio, Pietro Consagra, Achille Perilli, Emilio Vedova e Cy Twombly. Nel 1960 vince il premio offerto dal Presidente della Repubblica all’ottava edizione del Premio Spoleto. In seguito, con la rivista Grammatica, realizza opere grafiche con gli amici poeti. Partecipa alla Biennale di Venezia e sue opere sono nella National Gallery of Art di Washington, nella collezione Solomon R. Guggenheim, al MOMA di New York, al GNAM di Roma e al Palazzo Reale di Milano. Si trasferisce a Milano dove insegna all’Accademia di Brera e nel 1968 muore per un collasso postoperatorio.

 

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